Il Museo Artistico Industriale fu fondato a Roma nel 1874 allo scopo di raccogliere manufatti (vetri, ceramiche, sculture, stoffe dipinte, calchi in gesso, fotografie) dall’antichità al XVII secolo, e contemporaneamente fungere da scuola di formazione per artigiani specializzati, unendo quindi fase teorica e fase sperimentale. Dopo varie vicissitudini, durante la Seconda guerra mondiale le collezioni del Museo vennero imballate in casse per sottrarle ai danni di eventuali bombardamenti aerei. Alla fine della guerra, però, il M.A.I. non fu più ricostituito e nel 1956 le sue collezioni furono smembrate e sistemate nei magazzini di vari musei romani. A Palazzo Barberini, dove è conservato il nucleo principale, ci sono circa duemila oggetti, in particolare ceramiche, vetri, stoffe e sculture lignee. I reperti archeologici sono invece ai Musei Capitolini, mentre il resto della collezione è disperso tra il Museo di Palazzo Venezia, il Museo di Roma a Palazzo Braschi, il Museo di Castel Sant’Angelo, il Museo della Civiltà Romana e il Liceo Artistico Caravaggio di Roma, erede dell’Istituto Statale d’Arte “Roma 1” di via Silvio D’Amico e quindi del prezioso materiale archivistico e fotografico appartenuto al M.A.I.